I Derivati di Mombello |
Il nostro profilo |
Essendo noi per buona sostanza dei programmatori, dei veri programmatori, il nostro profilo non puņ essere che quello che leggerete qui di seguito. Buona lettura.
Tornando indietro ai vecchi e gloriosi giorni dell'informatica primordiale era relativamente facile distinguere tra veri uomini e ragazzini (nella letteratura classica [1] la distinzione e' tra "veri uomini" e "mangia-quiche"). Durante quei tempi i Veri Uomini erano gli unici che si intendevano di computer, gli altri (i ragazzini o "mangiatori di quiche") erano quelli che di computer non se ne intendevano... I Veri Uomini dicevano cose come "DO 10 I=1,10" o "ABEND" (ovviamente parlando in lettere maiuscole, mi sembra ovvio), mentre il resto della gente dicevano semplicemente che i computer erano cose troppo complicate per loro... (sempre il lavoro [1] dice appunto che non esistono cose troppo complicate per il vero uomo...).
Ma, come in tutte le cose, i tempi cambiano, adesso viviamo in tempi in cui anche le vecchiette hanno dei computer dentro i loro forni a microonde, in cui qualunque Vero Uomo puo' essere battuto da un ragazzino di 12 anni in qualunque videogioco, in cui chiunque puo' comperare, usare e perfino capire un computer. Il Vero Programmatore rischia di intraprendere la via dell'estinzione, sopraffatto da universitari che basano la loro vita su Mouse ed Icone...
E' percio' necessario stabilire una netta distinzione tra Il Vero Programmatore ed un universitario giocatore di Pac-Man... Se questa distinzione sara' chiara questi giovani inesperti potranno avere un modello guida, un padre spirituale a cui ispirarsi. Inoltre sara' possibile spiegare ai datori di lavoro perche' non e' ne necessario ne giusto sostituire dei Veri Programmatori con dei giocatori di Pac Man, anche se il risparmio sugli stipendi sarebbe considerevole...
Il sistema piu' rapido e sicuro per distinguere un Vero Programmatore dal resto del mondo e' considerare il linguaggio che usa: il Vero Programmatore programmava in FORTRAN, mentre ora programma in C. I mangiatori di Quiche programmano in Pascal. Da questo si deduce che sicuramente Niklaus Wirth era un mangiatore di Quiche e NON un Vero Programmatore.
Ad un Vero Programmatore non servono tutte le strutture ed i meccanismi del pascal, un Vero Programmatore puo' essere felice con un perforatore di schede o un terminale a 1200 baud, un C a standard K&R (ANSI... a che serve, il K&R e' fin troppo chiaro..), ed una birra...
A proposito, Kerningan e Ritchie sicuramente erano dei Veri Uomini... probabilmente anche dei veri programmatori...
Se per caso il C non fosse sufficiente il Vero Programmatore lavorera' in assembler, se neppure questo fosse sufficiente allora il lavoro non e' fattibile, ma la cosa e' impossibile perche' un Vero Programmatore in C ed assembler puo' fare TUTTO, per definizione.
Gli accademici negli ultimi anni hanno stabilito, dall'alto delle loro cattedre, che un programma e' piu' facilmente leggibile se il programmatore utilizza particolari tecniche, strutture e costrutti. Ovviamente essi non sono d'accordo su quali questi costrutti e queste tecniche precisamente siano, e percio' le loro teorie sono discordanti ed erratiche. In questo modo solo alcuni mangia-Quiche si lasciano convincere dai loro assiomi. Un tipico lavoro del mondo reale (e non un lavoro teorico da universita') e' di prendere un sorgente di 100.000 o 200.000 linee e farlo andare il doppio piu' veloce. In questo caso un qualsiasi Vero Programmatore vi potra' dire che la programmazione strutturata non serve a nulla, quello che in realta' serve e' del talento...
Alcune rapide considerazioni del Vero Programmatore sulla programmazione strutturata:
Dopo aver parlato di programmazione strutturata si e' anche parlato molto di strutture di dati. Tipi di dati astratti, stringhe, liste e chi piu' ne ha piu' ne metta... Wirth (il mangiatore di Quiche menzionato poco sopra) ha scritto un intero libro [2] tentando di dimostrare che si puo' scrivere un intero programma basandosi solo sulle strutture di dati. Come ogni Vero Programmatore sa invece l'unica struttura che serve VERAMENTE e' l'array, dato che tutti gli altri tipi di dato altro non sono che sottoinsieme limitati di questi... Quindi, sapendo che sono limitati perche' mai dovrebbe usarli ?!?!? Un Vero Programmatore al massimo utilizza i puntatori, soprattutto se questi rendono possibile bombare irrimediabilmente il computer, se no dove starebbe il divertimento????
Che SO usa un Vero Programmatore ???
Unix ??? Noooo, Unix e' qualcosa di simile a quello che si aspetta un vero Hacker, dato che qualunque Vero Programmatore non trova alcun divertimento nel tentare di indovinare come cavolo il comando PRINT viene chiamato questa settimana... La gente non fa lavori seri su Unix, lo usano soprattutto per fare adventure, modificare Rogue e mandarsi il tutto via UUCP.
MS-Dos ??? Gia' meglio, crittico quel tanto che basta, facile da modificare, se ce ne fosse necessita', facile da bombare, con tante cose sconosciute e strane le quali il piu' delle volte nemmeno il programmatore originale non conosce (Ci sono forti sospetti che i creatori di MS-Dos siano dei mangia-Quiche).
Una cosa sicuramente possiamo dire:
CL pippo.c -k -iC:\all -q -w -e -r +t -y +cvb +f -g +g +p =l /f /a /s
In ogni caso il Vero Programmatore ha una sola nostalgia: il sistema IBM OS/370. Questo era infatti il SO che qualunque Vero Programmatore vorrebbe veder implementato su TUTTI i computer del mondo. Un Vero Programmatore sa che se vede comparire l'errore IJK3051 basta andare a vedere nel manuale del JCL per capire cosa e' successo... Un Grande Programmatore poi sapra' i codici a memoria, mentre un Grandissimo Programmatore potra trovare l'errore osservando 6 mega di dump senza neppure usare un calcolatore esadecimale...
l'OS/370 e' VERAMENTE un SO potente, infatti e' possibile distruggere giorni e giorni di lavoro con la semplice pressione di un tasto. Questo incoraggia l'attenzione sul lavoro e forma una mentalita' che servira' in futuro, quando per distroggere giorni di lavoro saranno sufficienti tre tasti...
Di quali tool di programmazione necessita realmente un Vero Programmatore ???
In effetti, come detto prima sono sufficienti un terminale a 1200 baud o un lettore di schede perforate, ma anche una semplice tastiera esadecimale sarebbe gia' piu' che sufficiente. Ma purtroppo adesso i computer non hanno piu' tastiere esadecimali, come pure non hanno piu' quei magnifici pannelli frontali pieni di lucine, tastini e switch che facevano tanto futuro...
I primi veri programmatori sapevano a memoria l'intero settore di boot del loro hard disk, e lo sapevano riscrivere a memoria ogniqualvolta che il loro programma lo rovinava...
La leggenda narra che Seymore Cray (creatore del Cray I) scrisse il SO del primo CDC7600 usando il pannello frontale del computer la prima volta che questo venne acceso. Senza bisogno di dirlo Seymore era un Vero Programmatore.
Uno dei migliori Veri Programmatori che abbia mai conosciuto e' un sistemista della Texas Instrument. Una volta rispose alla telefonata di un cliente a cui si era bombato il sistema durante il salvataggio del lavoro. Il Vero Programmatore rimise a posto tutto facendo scrivere le istruzioni per terminare il lavoro di I/O sul pannello frontale (allora c'erano ancora), riscrivendo i dati rovinati in esadecimale e facendosi dire i risultati per telefono. La morale della storia e' che se un tastierino ed una stampante possono far comodo un Vero Programmatore puo' arrangiarsi anche con solo un telefono...
Un altro tool fondamentale e' un buon text editor. Molti dicono che il migliore sia quello della Xerox di Palo Alto, ma, come gia' detto, il Vero Programmatore non parla al suo computer attraverso un mouse.
Altri preferiscono EMACS o VI, ma in effetti il concetto di WYSIWYG (quello che vedi e' quello che ottieni) si applica ai computer malissimo, cosi' come si applica alle donne...
Quello che un vero programmatore vuole e' in effetti qualcosa di piu' complesso, che implementi la filosofia del "You asked for it, you got it !!!" (YAFIYGI, avrai solo quello che chiedi). Insomma, l'editor perfetto e' il TECO. Alcuni hanno osservato che una linea di comandi per TECO assomiglia molto di piu' al rumore sulle linee telefoniche che ad una linea di comandi, ed in effetti uno dei giochi piu' divertenti da fare e' quello di scrivere il proprio nome sulla linea di comando e vedere cosa succede... Inoltre ogni piccolo errore avra' come risultato quello di distruggere il vostro programma, o, peggio, di introdurre subdoli errori che saranno in seguito difficilmente rintracciabili...
Per questa ragione un Vero Programmatore e' molto riluttante a editare un programma funzionante per dargli gli ultimi ritocchi. E sempre per questa ragione un Vero Programmatore trova piu' semplice fare le modifiche finali utilizzando un programma come lo Zap. Alcuni Veri Programmatori utlizzano lo Zap stesso come editor, ma e' forse esagerato... Procedendo su questa linea il risultato e' che tra il codice sorgente e quello che in effetti c'e' scritto su disco c'e' una discrepanza sempre maggiore, con il risultato che il lavoro e' sempre piu' sicuro, perche' solo un Vero Programmatore potra' lavorarci sopra in modo profiquo, nessun mangiatore di Quiche potra' fare manutenzione, minimizzando cosi' i rischi di malfunzionamenti ulteriori del programma. Questa e' SICUREZZA!
Altri tool importanti sono le documentazioni su cui il vero programmatore basa gran parte del suo lavoro:
Alcuni Tool NON usati da un Vero Programmatore:
In generale il Vero Programmatore non fa lavori semplici come gestione di indirizzari o programmi gestionali, ecco alcuni dei lavori piu' adatti ai veri programmatori:
Il generale il Vero Programmatore gioca nello stesso modo in cui lavora: con i computer. In generale lo stesso lavoro e' un gioco, ed alla fine del mese il Vero Programmatore e' sempre abbastanza stupito di ricevere un compenso per quello che, a tutti gli effetti, e' per lui un divertimento. Anche se non lo dira' mai a voce alta...
Occasionalmente il Vero Programmatore uscira' dall'ufficio per prendere una boccata d'aria e farsi una birra, ecco alcuni sistemi per riconoscere un Vero Programmatore fuori dal suo posto di lavoro:
Dal momento che un vero programmatore e', per l'azienda che lo usa, generalmente molto costoso, vediamo come far per farlo rendere al meglio sul posto di lavoro:
Il Vero Programmatore vive davanti ad uno o piu' monitor, attorno, sopra, dietro e sotto questi terminali si trovano generalmente le seguenti cose:
In generale un Vero Programmatore puo' lavorare anche 30 o 40 ore di fila, anzi, di solito lavora molto meglio sotto sforzo. Fino a qualche tempo fa si concedeva dei pisolini mentre il computer compilava il programma, ma purtroppo il diffondersi di computer e periferiche veloci ha reso questa pratica difficile. In generale un Vero Programmatore se ha 5 settimane per terminare un programma passa le prime 4 cincischiando con aspetti secondari, ma interessanti (per lui), del programma, mentre il grosso del lavoro viene fatto in una settimana di lavoro ininterrotto. Questo provoca sempre grosse preoccupazioni al principale che teme sempre che il lavoro non sia mai pronto in tempo, ed offre al Vero Programmatore una buona scusa per non scrivere la documentazione.
A questo punto dobbiamo confessare che forse non siamo esattamente dei veri programmatori, non come quelli descritti in questo profilo. A dirla tutta alcuni di noi non si sentono neanche dei veri programmatori, e qualcuno di noi non vuole neanche essere considerato un programmatore. Questo perņ non ci impedisce di ispirarci a LORO come a fari nella notte. Questo non ci impedisce di INVIDIARLI. Questo non ci impedisce di AMARLI.
[1] Feirstein, B., "Real Men don't Eat Quiche", New York, Pocket Books, 1982.
[2] Wirth, N., "Algorithms + Data h [tructures = Programs", Prentice Hall, 1976.
Il testo e' una traduzione ed un adattamento di un file del 21/10/1982.